CARCIOFO – Scheda Tecnica per la coltivazione

I CONSIGLI DI MINO IL CONTADINO/SCHEDE TECNICHE AGRICOLTURA

CARCIOFO – Scheda Tecnica per la coltivazione

SPECIE: CARCIOFO ROMANESCO

VARIETA’: VIOLETTO

 

GENERALITA’ Il carciofo è una pianta erbacea dalle cui gemme si sviluppano fusti ramificati. Il capolino, senza spine, è globoso con brattee di color verde e di buon sapore. Pianta molto rustica, precoce ad ottimo potenziale produttivo.

TIPO di TERRENO IDEALE Si adatta a tutti i tipi di terreno anche se preferisce quelli a medio impasto, tendenzialmente sabbiosi, profondi fertili, freschi e permeabili. Teme l’umidità stagnante.

PERIODO di TRAPIANTO Da aprile a luglio.

CONCIMAZIONI UTILI Distribuire fertilizzanti organici durante le lavorazioni del terreno. Prima del trapianto distribuire un concime bilanciato nelle buche. Durante il periodo di coltivazione intervenire con concimazioni frazionate in 2-3 volte.

DISTANZE di TRAPIANTO Sulla fila: 50 cm., Tra le file: 100 cm.

PERIODO di RACCOLTA Si raccoglie da ottobre

PRINCIPALI AVVERSITA’ Teme lumache e topi che possono procurare danni alle radici; tra gli insetti è soggetto agli afidi, il grillotalpa, il maggiolino e la nottua del carciofo le cui larve scavano gallerie dentro le nervature delle foglie. Tra le malattie fungine vi è il “mal bianco” che si manifesta sulle foglie sotto forma di ingiallimenti in corrispondenza delle quali appare una muffa farinosa biancastra.

CONSIGLI x COLTIVAZIONE Trapiantare in posizione soleggiata e riparata.

CARATTERISTICHE Molto digeribile, soprattutto crudo, energetico, stimolante, eupeptico, tonico epatico e tonico cardiaco, depurativo del sangue, antiossidante e diuretico. Ostacola, invece, la secrezione lattea delle nutrici.

CURIOSITA’ e/o RICETTE Diffuso nel bacino del Mediterraneo, è conosciuto sin dai tempi degli antichi Etruschi. E’ utilizzato per realizzare piatti tipici come il carciofo alla “Giuda”, alla “romana” e alla “matticella”.

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